“Ho dato loro una possibilità, ma non ce ne sarà una seconda”.
Parole nette, quelle di Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP™), che suona la sveglia al marchio di Iwata: "Nel test di Misano voglio avere delle prove”, ha affermato rispetto ai passi avanti che si aspetta dalla nuova M1, intervistato dalla testata Autosport durante il Gran Premio di Silverstone.
“C’è un mese di tempo. La Yamaha mi ha promesso, per tre anni, una serie di cose riportate in un documento PDF di 10 pagine, di cui nove e mezzo non sono state rispettate”.
"Quest'anno - tuona il francese - quel PDF non l’ho voluto nemmeno vedere”.
Ecco le ragioni: “Non sono le cose scritte a interessarmi, ma la moto di Misano. Che sarà, al 95%, quella del 2024. Lì capirò se la Yamaha mi vuole davvero, per il futuro”.
E ancora: "Yamaha è la priorità, è il marchio che mi ha portato in MotoGP™”. Ma se non ci saranno radicali passi avanti, il francese sembra pronto a una svolta.
Il vice iridato della classe regina, un anno fa, si era presentato a Silverstone in vetta alla classifica iridata e con un buon margine su Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), che nella seconda metà della stagione aveva però approfittato dei punti deboli del transalpino per recuperare su di lui 91 punti e andare a vincere un titolo che qualche settimana prima sembrava impossibile.
La parabola della Yamaha era già in fase calante, dunque. Quest’anno, dopo una prima parte di stagione dal bottino magro, a Silverstone la casa dei tre diapason e Quartararo hanno raccolto appena un punto, di domenica, con un quindicesimo posto ottenuto dopo una partenza dall’ultima casella, conseguenza di una qualifica complicata, e una rimonta fino alla top ten compromessa da un contatto con un altro pilota, che ha visto l'ufficiale di Iwata perdere il cupolino sul finale e tornare ai box per cambiare moto.
Nell’intervista il numero 20 ha anche parlato della separazione dal suo manager di lunga data, Eric Mahe, sostituito da una nuova realtà che si è cucito addosso, la FQ20, incaricata dei contratti e della sua immagine: "Ora mi sento molto più libero. Ho persone a casa che si occupano della parte legale e di quella economica”.
"So cosa voglio".