Se si trovasse nella posizione di Fermin Aldeguer, che potrebbe ricevere dalla Honda un’offerta per correre in MotoGP™ sulla RC213V ufficiale andando a rimpiazzare Marc Marquez, Aleix Espargaro direbbe di sì. Anche se la questione, che riguarda il mercato 2024, è molto più sfumata. E invita alla prudenza.
Interpellato a proposito prima del Gran Premio Petronas della Malesia, il numero 41 ha detto la sua: "Non mi ha chiesto la mia opinione e sono molto contento che non l'abbia fatto, perché la risposta è molto difficile”, ha messo le mani avanti l’iberico. In ogni caso, “io direi di sì, di sfruttare questa opportunità. Si tratta di un team ufficiale. Ma va anche considerato che nel 2024 termineranno i contratti” della maggior parte dei piloti, e Aldeguer “potrebbe fare il salto di qualità da campione del mondo” della Moto2™. Honda è in crisi, questo va ricordato: “Ma chi ci dice che tra uno o due anni non tornerà a vincere?”
L'alfiere del team Aprilia Racing alza il pollice verso il cielo, quindi, andando però più a fondo: "Io accetterei, certo, ma ho commesso molti errori nella mia carriera, quindi non sono sicuro di essere un esempio. Bisogna essere pazienti, lui ha solo 18 anni. Se non approfitta di questa occasione, ne avrà altre due o tre in futuro".
Certo, se la questione riguardasse il passaggio in top class in sella a una moto competitiva, la cose si metterebbero diversamente: “Una cosa è chiedermi se è pronto per andare in MotoGP™ con la mia moto o con quella di Bagnaia, un’altra se lo è per farlo con la Honda. Sono due cose diverse. Da diciottenne, mentalmente non è pronto. Tecnicamente è un pilota rapido e penso che possa essere veloce in MotoGP™ abbastanza facilmente. Ma avere a che fare con una moto che non è ancora competitiva è un’altra cosa. Non so se sia pronto mentalmente”.
Detto questo, Espargaro non ha nascosto di avere un debole per il giovane connazionale. Nelle ultime tre gare è sempre salito sul podio della classe intermedia, con la Boscoscuro del team Speed Up Racing, inclusa una vittoria: “Il suo stile mi ricorda un po' Quartararo”.
E ancora: “Mi piace perché lavora sempre da solo, non segue mai qualcuno. Questo è un aspetto raro fra i giovani. Ed è molto importante. Mentalmente ha ancora del margine per crescere, ma è molto forte, sia di cervello che tecnicamente. Non è facile, anche perché lui corre con una moto diversa rispetto al resto della griglia, che usa le Kalex. Quando attraversa momenti difficili, deve capire se dipende da lui o dal mezzo che guida, ed è complesso. Affrontare queste situazioni e superarle è complicato, ma ci riesce”.
Da vedere, ora, come si muoverà il mercato per la mossa decisiva che vedrà occupare l’ultima sella rimasta libera nella classe regina. Fra i candidati anche Fabio Di Giannantonio: la sua Ducati nel 2024 andrà proprio a Marc Marquez, che vestirà i colori Gresini Racing MotoGP™ ora indossati dall’italiano.